La nascita della Polisportiva

È noto a tutti che lo sport, ormai da molto tempo (già prima del Covid-19), non goda certo di buona salute.
Soprattutto le città del sud Italia hanno visto un progressivo crollo delle proprie attività sportive sia singole che di squadra. Gli imprenditori del settore, troppo spesso imbrigliati in una burocrazia complessa e poco limpida (che di certo non ha mai agevolato il movimento sportivo), sono rimasti schiacciati dalle pesanti imposte e sono stati costretti ad abbandonare i loro progetti.
La mancanza di sovvenzioni, sia regionali sia frutto di sponsorizzazioni, è sicuramente una nota dolente per questo settore, ma non è l’unica causa del declino sportivo. Basti pensare, ad esempio, all’esiguo vivaio giovanile che si muove attorno a questo mondo: sempre meno giovani si avvicinano allo sport, attirati da computer, videogiochi e altri dispositivi elettronici. Perché far parte di una squadra di calcio quando si può comodamente giocare un intero campionato online stando seduti sul divano di casa? Questa riflessione è certamente un po’cinica e generalizzata, ma è innegabile la graduale perdita, tra i giovani soprattutto, della mentalità atletica, linfa vitale così come il denaro per far crescere ogni movimento sportivo.
Inoltre, lo sport è stato troppo spesso una bandiera in balìa dei venti della moda e del profitto personale: un’attività nasce perché è di tendenza e può fruttare al singolo. Si pensa poco alla passione sportiva e alla crescita (anche individuale) del giovane.
Lungi da noi voler analizzare nel dettaglio le cause del declino dello sport e delle attività ad esso legate. Questa lunga introduzione ci aiuta a spiegare e a raccontare perché la Peloro nasce come una Polisportiva e non semplicemente come una squadra di calcio, pallavolo o basket.
Il motivo è strettamente legato alla terra d’origine della società, Messina, e al desiderio del suo ideatore (e presidente) Salvatore Brigandì.
La città dello Stretto, infatti, vanta un’importante storia sportiva ricca di significative presenze nei maggiori campionati regionali e nazionali in numerosi sport di squadra come il calcio, la pallavolo, la pallanuoto e il basket, e personaggi illustri quali Nibali nel ciclismo, Cairoli nel motocross (9 vote campione del mondo), Franco Scoglio famoso allenatore di calcio degli anni 80.
Queste presenze nei gradini più alti del podio sportivo sono venute gradualmente a mancare: Messina sembra non essere più una città di sportivi e per sportivi.
Obiettivo ambizioso e a lungo termine della Polisportiva Peloro è ripiantare il germe dei vari sport (e da qui l’idea di una Polisportiva) nel territorio messinese, partendo dal calcio (Peloro Footbal Club), per riuscire in futuro ad abbracciare diverse attività e riportare la città in alto nel panorama sportivo regionale e nazionale. Lo scopo è far rifiorire il vivaio sportivo offrendo ai giovani atleti un’opportunità di crescita sana e stimolante. La nostra città sembra essersene dimenticata ma lo sport è una parte importante della crescita pisco/fisica dell’individuo.
Un progetto importante, dunque, che forse al giorno d’oggi sembra un sogno. Ma, mattone dopo mattone, proveremo a trasformare realtà il sogno, costruendo una nuova casa sportiva che proverà ad abbracciare tutti i giovani della nostra città.